Cosa c’è dietro la nuova tecnologia LUCAi:
come funziona e perchè migliora le prestazioni degli impianti.
Rimini, maggio 2024 – Perché studiare un nuovo software per la visione se quelli attuali sono già molto efficienti?
Per dare ai produttori uno strumento innovativo che li aiuti a rispondere agevolmente alle richieste sempre più stringenti del mercato che si trova a combattere con cambiamenti climatici e domanda crescente di prodotti di alta qualità.
E finalmente, dopo 5 anni di sperimentazione, il mercato europeo fa la conoscenza di LUCAi: la nuovissima piattaforma di classificazione studiata per InVision2 e Spectrim, e strizza l’occhio all’intelligenza artificiale con ICOEL e TOMRA.
Deep Learning: l’intelligenza artificiale che supporta il futuro
È Simone Zoffoli, tecnico TOMRA Food, a raccontare ai presenti le novità di LUCAi, partendo da un concetto semplice ma spesso poco chiaro ai non addetti ai lavori. Zoffoli, infatti, apre il convegno spiegando come il Deep learning – che è alla base del LUCAi – non sia semplice Machine Learning.
È un modello più avanzato di AI che, tramite modelli pre-addestrati, consente alla macchina di imparare ad elaborare dati, in piena autonomia, compiendo scelte più complesse che vanno oltre le informazioni già possedute.
“Non possiamo ancora parlare di intelligenza generativa, tipica di chat GPT, per cui alcune decisioni sono ancora supportate dall’operatore, ma LUCAi è un enorme passo avanti nel mondo dei sistemi di visione“; fa aumentare esponenzialmente le decisioni che la macchina può prendere e abbatte i tempi di calibratura, consentendo l’analisi del prodotto contestualmente al lavoro della macchina e non solo in fase di campionatura.
Attualmente testata su mirtilli, ciliegie e mele, punta tutto sull’efficienza del sistema di selezione per accrescere l’uniformità del processo di selezione, ridurre lo scarto e, di conseguenza, aumentare la produttività e la redditività delle operazioni di confezionamento.
I punti di forza di LUCAi
“È importante capire che la tecnologia AI è una scatola vuota da riempire; senza una grande quantità di dati di qualità, non va da nessuna parte“, spiega Benedetta Ricci Iamino – Global Category Director per le ciliegie di TOMRA Food ; ed è per questo che, sfruttando modelli pre-addestrati, costruiti attraverso un patrimonio di informazioni raccolte nel tempo, LUCAi è già operativo a pieno regime.
Insegnare a LUCAi presuppone tempo e risorse, per questo nei 5 anni di sperimentazione sul mercato statunitense e neozelandese, TOMRA ha collezionato foto ed esperienze dai clienti catalogando i difetti e lasciando ad un team di esperti la definizione delle categorie significative, eliminando così gli errori causati da scelte arbitrarie dell’operatore.
Benedetta Ricci Iamino, mette in evidenza come LUCAi superi i limiti legati ai vecchi sistemi di visione che faticavano ad analizzare dettagli complessi nelle immagini come le punture di insetti e gli spacchi freschi, imperfezioni che i clienti avrebbero trovato molto difficili da eliminare con il sistema di mappatura tradizionale, aumentando la velocità di analisi fino al 15% kg/ora per canale, per le ciliegie.
La nuova piattaforma allarga la sua capacità di calcolo ad intere immagini con una maggiore complessità di calcolo; il processo di segmentazione delle stesse va ad analizzare in maniera molto più puntuale ogni parte del frutto. Questo perchè ogni singolo difetto colleziona circa 300.000 foto contro le 5000 dei sistemi di visione precedenti e più informazion, per LUCAi, sono sinonimo di una maggiore automazione dei processi.
LUCAi è riuscito, in questa maniera, a ridurre fino al 2% di buono nello scarto, garantendo un livello costante di qualità e quindi supportando, in primis, l’immagine del marchio dei clienti.
Salto tecnologico ma user-friendly
Durante il convegno è stato dimostrato come a questo elevato grado tecnologico si affianca lo sviluppo di un’interfaccia semplice, per far sì che il sistema rimanga modulabile ed accessibile a tutti gli operatori con un training ordinario.
La capacità di mantenere il sistema aperto e flessibile, adattabile a produzioni diversificate, risponde con facilità alle esigenze di un mercato che è in continua evoluzione e che si trova spesso a dover affrontare dinamiche stagionali che comprendono cambi repentini della domanda e mutamenti di varietà per via dei cambiamenti climatici.
L’esempio di Prima Frutta Packing (California) che ha utilizzato, con ottimi risultati, la tecnologia LUCAi™ di TOMRA per il confezionamento delle ciliegie, ha fatto comprendere pienamente come questa innovazione ha permesso di aumentare la produzione e l’efficienza di confezionamento (kg per ora/ per persona) con la stessa forza lavoro, consentendo di tenere il passo con la breve finestra di raccolta delle ciliegie e di mantenere l’alta qualità del prodotto.
I 150 canali installati a febbraio 2024, prima ancora della presentazione ufficiale durante Fruit Logistica a Berlino, dimostrano come LUCAi sia già molto apprezzato tra i produttori e come possa essere la nuova frontiera dell’automazione e della selezione della frutta.